La salute dei denti e di tutto l’apparato orale è molto importante e anche un lieve sintomo come il sanguinamento delle gengive non va sottovalutato. Ma come capirne le esatte cause e come ovviare a questa tipologia di disagio, che si può presentare in qualunque momento e ad ogni età? In questo articolo una mini guida per riconoscere l’origine di ciò che causa il sanguinamento gengivale e come curarlo.
Gengive che sanguinano significa infiammazione
Nella maggior parte dei casi in cui si notano piccolissime perdite di sangue dalle gengive la causa è di tipo infiammatorio e si parla quindi di gengivite. Questo disturbo può a sua volta essere il sintomo di diverse problematiche, ognuna delle quali però va compresa per porre rimedio in maniera specifica e tempestiva, per non incorrere in degenerazioni e quindi disturbi del cavo orale più importanti.
Gengivite e parodontite, quali sono le differenze
Possiamo dire che la gengivite sia lo stato precoce che può portare alla parodondite. Si localizza marginalmente all’esterno della struttura di sostegno dei denti e colpisce solo uno dei componenti, mentre la parodontite colpisce tutta l’area e quindi la gengiva, l’osso alveolare, il collegamento tra la radice del dente e l’osso, e la parte esterna della radice.
Solo andando a fondo alle cause del problema è possibile mettere in atto tutte quelle strategie per trattare il disturbo, anche con specifici trattamenti parodontali contro la gengivite.
Quali sono le cause della gengivite
La principale “colpevole” del sanguinamento gengivale molto spesso è un’inadeguata igiene orale; pur lavandosi regolarmente i denti infatti, è possibile che lo spazzolamento non sia sufficiente (sono raccomandati almeno 2 minuti di pulizia) e che quindi la placca si depositi pian piano sul colletto dentario, infiammando la parte a causa dell’alta presenza batterica.
Non è escluso che l’uso di uno spazzolino con setole troppo rigide possa causare sanguinamento delle gengive, difatti nella maggior parte dei casi viene consigliato l’uso di uno spazzolino elettrico o comunque a setole morbide.
Anche l’utilizzo errato del filo interdentale può rivelarsi irritante per la gengiva, è bene quindi manovrarlo secondo le indicazioni e non andare mai troppo a fondo nello spazio tra un dente e l’altro. In tutti e tre i casi, si noteranno comunque sia le tracce di sangue che un arrossamento generalizzato delle gengive e talvolta anche l’insorgere di gonfiore e dolore.
Colpa dei farmaci?
In alcuni casi si può rimandare la gengivite all’assunzione di specifici medicinali, quali ad esempio l’aspirina o qualche tipo di anti-coagulante. Naturalmente quando ci si reca dal dentista per capire il problema, ogni informazione riguardo a cure in essere vanno sottoposte all’attenzione dello specialista, per facilitare la diagnosi.
Anche una considerevole mancanza di Vitamina C, ad esempio, può scatenare il sanguinamento delle gengive, così come problematiche a livello ematologico o il diabete, ecco perché è necessario analizzare ad ampio spettro tutta la situazione medica in atto al momento dell’insorgere della gengivite.
Come si cura dunque il sanguinamento delle gengive?
A seconda dunque di quale sia la causa principale scatenante si può agire su più fronti. In caso di presenza di placca sarà necessaria una pulizia profonda effettuata dall’odontoiatra e a seguire un mantenimento e miglioramento dell’igiene orale; nella fase più acuta il medico potrà prescrivere dei collutori specifici e/o degli antinfiammatori, per poi consigliare pulizie profonde dei denti almeno ogni 6 mesi.
In caso di disturbo causato da medicinali, il paziente comunicherà al medico curante gli effetti indesiderati e potrà essere indirizzato verso medicinali equivalenti.
Conclusioni
Naturalmente la miglior cura rimane sempre la prevenzione. Soggetti che fumano o masticano tabacco, che consumano cibi raffinati e colmi di zuccheri e bibite gassate e chi non segue una dieta equilibrata e sana saranno certamente più predisposti a contrarre gengiviti e disturbi conseguenti.
L’igiene orale va eseguita correttamente almeno due volte al giorno, con spazzolino elettrico o con setole adeguate alla sensibilità soggettiva e si può optare per dentifrici meno aggressivi e che sono formulati appositamente per contrastare la gengivite.