In particolare, è un ottimo alleato nella cura di infiammazioni, per favorire l’appetito e facilitare la digestione, per curare la nausea, nel rallentare l’invecchiamento cellulare, nel lenire dalle punture di insetti e tenere lontane le zanzare.
Quindi, è utile averlo a portata di mano sia come valido aiuto in cucina sia per godere di tutti questi benefici.
E questo è possibile perché il basilico si può coltivare facilmente in casa sul davanzale, in balcone o in terrazza, oppure può essere coltivato in orto o in giardino.
Però, è importante ricordare che il basilico teme il freddo gelido (sotto i 10 gradi), quindi bisogna ripararlo durante le rigide notti invernali e durante le piogge o grandinate ed è sempre preferibile esporlo al sole almeno 6/8 ore al giorno.
Piantina o semi
Scopriamo adesso come coltivare il basilico a partire dalla scelta iniziale di piantina o semi. In commercio si trovano facilmente delle piantine di basilico ma è possibile anche piantare i semi del basilico, tranquillamente e facilmente a casa propria.
Se si sceglie di acquistare la piantina, bisogna ricordare che questa va subito rinvasata in un vaso più grande e che la scelta del vaso non deve essere affidata al caso: bisogna infatti scegliere una dimensione coerente con quella della piantina.
La piantina acquistata può anche essere trapiantata in piena terra, facendo attenzione, durante il trapianto, a non danneggiare le radici.
Nel caso invece si scelgano i semi, è necessario scegliere un vaso di terracotta e sistemare alla base di questo, uno strato di argilla, cocci e sassi per evitare ristagni di acqua.
Una volta posizionato questo strato di argilla, cocci e sassi, si procede con la scelta di un terriccio soffice (terriccio universale più compost) su cui aggiungere i semi di basilico che vanno a loro volta ricoperti con altro terriccio.
A questo punto le piantine dovrebbero spuntare nel giro di una settimana.
Se il basilico invece viene coltivato in orto, i semi vanno posti in buche nel terreno profonde dagli 1 ai 2 centimetri, distanziate fra loro 20- 30 centimetri.
I semi devono essere poi ricoperti con dell’altro terriccio che va annaffiato abbondantemente e frequentemente.
Il periodo migliore per la semina è in primavera nei mesi da marzo a maggio ma anche in autunno o inverno.
La raccolta
La raccolta avviene generalmente da maggio ad ottobre e di solito in una stagione si realizza più di una raccolta.
Per la raccolta, in particolare, basterà tagliare le foglie dal picciolo con le mani o con le forbici.
Ma è consigliabile aspettare che la piantina cresca almeno di 10 centimetri prima di poterne usare le foglie poiché in piantine di basilico più basse di 10 centimetri si è riscontrata, stando a certi recenti studi, una concentrazione molto alta di metileugenolo, una sostanza cancerogena che potrebbe rendere il basilico pericoloso per la salute.
In sintesi, basti sapere che è preferibile non consumare le foglie troppo giovani ma quelle che si trovano più in alto.
L’innaffiatura
La piantina di basilico va annaffiata con una certa frequenza (ma senza esagerare), preferibilmente di mattina, evitando che il terriccio si asciughi ma che rimanga sempre piuttosto umido, nutrendolo anche con del concime.
Per verificare che il terriccio sia sempre umido ma non eccessivamente bagnato, fai la prova del dito: infila un dito nel terreno per circa 2,5 centimetri e se senti che il terreno è asciutto, annaffia ancora un po’.
Consigli utili e accorgimenti
Ecco adesso alcuni accorgimenti su come coltivare il basilico nel migliore dei modi. La pianta deve essere posta lontana da eventuali correnti d’aria e posizionata in esposizione al sole, ma non direttamente, altrimenti le foglie rischieranno di bruciarsi.
Ci sono altri accorgimenti molto semplici per permettere al nostro basilico di crescere sano e forte:
- è opportuno togliere le erbacce, i fiori e le infiorescenze che spunteranno di volta in volta durante la crescita della pianta così come sarà necessario eliminare gli eventuali parassiti;
- bisogna fare attenzione al ristagno dell’acqua che è particolarmente pericoloso perché può causare la peronospora, una malattia che causa ingiallimento delle foglie e muffe ma che per fortuna si può curare con il rame;
- bisogna tenere lontane le lumache che potrebbero cibarsi delle foglie del nostro basilico.
Una volta capito che non è necessario avere il “pollice verde” ed essere degli esperti giardinieri e contadini per sapere come coltivare il basilico e avere sempre a portata di mano delle profumatissime foglioline, siamo pronti per poterlo utilizzare per decorare e odorare i nostri piatti o per preparare un gustosissimo pesto alla genovese.
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