Come coltivare le carote

Come coltivare le carote

Come coltivare le carote? Le carote sono un ortaggio molto versatile e gustoso: da mangiare crude o cotte, come contorno o in insalate. Piacciono ad adulti e bambini e, poiché le utilizziamo tanto, vediamo come coltivare le carote a casa: in orto o in vaso.

Come coltivare le carote in orto

Siamo fortunati perché in Italia, a causa del clima non troppo caldo ma mite e temperato, è possibile effettuare questa coltivazione con facilità.

L’importante è che la coltivazione avvenga in piena terra, in un terreno soffice e sabbioso, liscio e privo di sassolini che impedirebbero alle radici di svilupparsi.

Inoltre deve essere un terreno con un buon drenaggio, perché l’irrigazione è molto importante, soprattutto nella fase della germinazione.

Bisogna preparare il terreno già un paio di mesi prima di seminare, l’ideale è mescolare il terreno alla sabbia così che si favorisca la crescita delle piantine.

Come concime è preferibile il semplice compost piuttosto che il letame, troppo ricco di azoto che limiterebbe lo sviluppo delle radici.

Servono 7-8 grammi di semi, da interrare a 10 cm di profondità, per creare una superficie di circa 10 mq.

Per accelerare la germinazione si possono immergere i semi in acqua tiepida per qualche ora prima della semina.

Il periodo ideale è la primavera e si semina utilizzando la tecnica a “spaglio” (in modo casuale) oppure per file: l’importante è che i semi non siano posti molto vicini fra loro ma ad una distanza di 20 – 25 cm l’uno dall’altro.

Dopo averli posti in terra, bisogna coprirli con uno strato di terreno (non più di un cm) ed inaffiare.

La germinazione è lenta: ci vogliono anche 40 giorni per veder spuntare la prima piantina.

Ricorda di togliere le piantine più fragili e deboli, appena le vedi spuntare, per favorire solo la crescita delle più forti.

Nella fase della germinazione è essenziale una buona irrigazione.

In genere, non è una pianta che ha bisogno di molta acqua ma è essenziale che l’irrigazione avvenga quando il terreno diventa secco e asciutto.

Non bisogna abbondare con l’acqua perché un ristagno potrebbe provocare malattie e marciumi alla pianta; solo in estate bisogna irrigare due volte al giorno: al mattino presto e la sera.

Dalla semina possono passare circa un paio di mesi per raccogliere le vere e proprie carote.

Ti accorgerai che sono pronte per essere “estirpate” quando la corona fuoriuscirà dal terreno e la carota avrà un diametro di circa 2 cm: più sono grandi e lunghe, più saranno dolci e succose, quindi più buone.

Bisogna calcolare bene i tempi perché se l’ortaggio viene lasciato troppo nel terreno, il cuore della carota (la parte centrale tendente al bianco) si indurisce e diventa sgradevole da mangiare.

Bisogna raccoglierle in modo “scalare”, estirpando le più grandi e lasciando le più piccole crescere ancora un po’.

Un’attenzione particolare va posta, durante la coltura delle carote, alla possibile comparsa di erbe infestanti che, appena sono visibili, bisogna rimuovere con operazioni di sarchiatura, a mano o con la zappa facendo attenzione a non smuovere i semi della pianta.

Così come bisogna fare attenzione ai parassiti ed allontanarli: per farlo un trucchetto può essere quello di piantare vicino la pianta di carote, una pianta di cipolla o aglio così che vicendevolmente si proteggeranno dai parassiti l’un l’altra.

Come coltivare le carote in vaso

La pianta di carote si può coltivare anche in vaso.

L’importante per questa tipologia di coltivazione è dotarsi di contenitori rotondi o rettangolari profondi almeno 30 – 40 cm per ottenere ortaggi di buone dimensioni.

Anche in questo caso il periodo migliore per la semina è la primavera.

Si può utilizzare terriccio universale mescolato con perlite o pomice per garantire un miglior drenaggio del terreno, l’importante è che sia un terreno liscio e privo di sassolini ed ostacoli allo sviluppo delle radici.

Bisogna interrare i semi a circa 3 – 4 mm di profondità e a distanza di 5 cm l’uno dall’altro e poi ricoprirli con un leggero strato di terriccio ed innaffiarlo con uno spruzzino piuttosto che con un getto d’acqua forte che andrebbe a sparpagliare i semi distribuiti in terra.

Anche in questo caso, fate una “selezione naturale” delle piantine da estirpare perché piccole e fragili.

Sempre per contrastare la comparsa di parassiti, in ogni vaso si può disporre una piantina di aglio o cipolla.

In vaso, a differenza di quanto detto per la coltivazione in orto, l’irrigazione va fatta continuamente, sempre evitando ristagni.

Così avrai sempre a portata di mano le tue carote fresche, pronte per un sano spuntino o per una deliziosa ricetta.

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