Microrganismi effettivi EM: come aiutano

Microrganismi effettivi EM: come aiutano

La scienza ha fatto passi da gigante, anche e soprattutto in ambito biologico. Si pensi alle straordinarie innovazioni garantite dall’invenzione dei cosiddetti “microrganismi effettivi“, anche noti con il termine anglofono “effective microorganism” (EM). I microrganismi effettivi non sono altro che una combinazione di microrganismi differenti, utilizzabili per gli scopi più vari (anche alimentari).

Sviluppati da un’idea di Teruo Higa, docente universitario e microbiologo giapponese, oggi i microrganismi effettivi vengono ampiamente adoperati nell’agricoltura, nella cosmesi e nell’alimentazione, forti del loro eccezionale apporto biologico. Tali microrganismi, infatti, garantiscono il corretto svolgimento di una serie di attività biologiche, facendo leva, per l’appunto, sulle rispettive proprietà organiche.

Per via della loro composizione concentrata, nella maggior parte dei casi i microrganismi effettivi EM vengono utilizzati con l’aggiunta di acqua, utile per diluirne il concentrato. Ciò contribuisce a garantire un uso ancor più duraturo degli stessi, rendendo gli effective microorganism ancor più efficaci. Entriamo nel dettaglio, esaminando alcune delle applicazioni note dei microrganismi effettivi.

La cicatrizzazione delle ferite

Uno degli impieghi più noti dei microrganismi effettivi, rimanendo nell’ambito dei prodotti atti a garantire il benessere del corpo umano, riguarda la capacità degli EM di cicatrizzare le ferite, garantendo una cura rapida e ottimale delle escoriazioni.

In virtù della loro composizione, i microrganismi effettivi possono essere applicati sulle ferite corporee in modo tale da facilitare la guarigione. Ciò vale sia per i tagli minori che per le aperture più rilevanti, ad eccezione delle ferite di notevole entità (in questi casi potrebbe essere necessaria una ricucitura). Nello specifico, i microrganismi effettivi sono in grado di ripristinare l’integrità di una ferita attraverso un’applicazione per nebulizzazione, ossia tramite spray e simili.

La risoluzione dei problemi intestinali

Un altro degli impieghi più rilevanti dei microrganismi effettivi ha a che fare con la protezione dell’intestino umano. È risaputo come nel nostro intestino convivano batteri e microrganismi differenti, costituenti la cosiddetta “flora batterica“. Tuttavia, infezioni, virus e abitudini alimentari errate possono comportare un danno temporaneo alla flora stessa, riducendone l’efficacia nel mantenimento della “salute organica” dell’organo intestinale.

In questi casi, l’assunzione dei microrganismi effettivi può riportare l’intestino a un corretto funzionamento, andando a contrastare le fastidiose alterazioni della flora batterica.

I cosmetici e i prodotti per la pelle

Come già anticipato nell’introduzione, i microrganismi effettivi tornano utili anche nell’ambito della produzione di cosmetici e prodotti per la pelle. In questo caso, la loro utilità risiede nella capacità di levigare la pelle e donarle una nuova elasticità. E non solo: i cosmetici a base di microrganismi effettivi sono anche in grado di lenire l’epidermide in caso di piccole escoriazioni, rendendo il recupero più rapido e diminuendo il rossore attorno alle ferite.

Le creme per la pelle sul mercato possono distinguersi per la composizione chimica a seconda del marchio produttore, ma in linea di massima il principio attivo delle stesse è analogo da un prodotto all’altro.

Dentifricio e pulizia del cavo orale

Uno degli utilizzi meno noti dei microrganismi effettivi ha a che fare con la pulizia del cavo orale. Già, perché gli EM, in virtù della loro composizione “viva”, sono alleati del benessere della nostra bocca, all’interno della quale convivono batteri differenti e non nocivi per la nostra salute.

Anche in questo caso si parla di “flora batterica” (flora batterica orale, per la precisione), ossia l’insieme dei batteri che convive nelle aree del cavo orale. In quest’ottica, l’utilizzo dei microrganismi effettivi garantisce il mantenimento in salute della flora stessa, senza trascurare l’efficacia nelle operazioni di rimozione della placca superficiale. Inoltre, va specificato che l’azione lenitiva dei microrganismi effettivi non produce conseguenze sullo smalto dei denti, evitando di danneggiarne la consistenza.

Infine, un appunto sulle gengive. L’azione lenitiva dei microrganismi effettivi si rivela essenziale anche per quanto riguarda la protezione gengivale, lenendone la superficie e diminuendo i rossori provocati da infezioni o da sfregamento eccessivo.