L’iperico, pianta dalle mille funzioni

L’iperico, pianta dalle mille funzioni

In questo articolo, parleremo meglio dell’iperico. Questa pianta perenne, utilizzata come ingrediente di numerosi unguenti e integratori viene utilizzata anche da molte case farmaceutiche per le sue proprietà. Fiorisce attorno a metà giugno e appartiene alla famiglia delle Clusiaceae. È un potente antibatterico ed antivirale. Inoltre, è considerato uno dei più efficaci antidepressivi naturali.

Conosciuto anche con il nome scientifico Hypericum perforatum per via delle sue caratteristiche foglie bucherellate, vede tra i più importanti principi attivi l’ipericina e l’iperforina.

Rispettivamente, il primo è un naftodiantrone che presenta delle proprietà multifunzionali utilizzate per alcune preparazioni farmacologiche.

Oltre a essere antidepressivo, antivirale e immunostimolante, l’ipericina influisce sulla dopamina, serotonina e altre sostanze.

L’iperforina, invece, consiste in un metabolita, o meglio, terpene chetone ciclico, che svolge una triplice funzione antinfiammatoria, ansiolitica e antidepressiva.

Nello specifico, l’azione antinfiammatoria è dovuta in parte all’estratto di iperico che inibisce l’infiltrazione leucocitaria e in parte dall’ipericina, che inibisce il rilascio di acido arachidonico.

Per quanto riguarda la funzione ansiolitica, il discorso si fa più ampio perché, nonostante si pensi sia dovuta all’attivazione del recettore per le benzodiazepine, è anche vero che se prendessimo le molecole dell’iperico singolarmente, in nessuna di esse troveremo la funzione che svolge quest’ultimo. Si pensa quindi che questo effetto sia dovuto all’azione sinergica di tutte le componenti delle piante.

Come per quest’ultima funzione, anche quella antidepressiva, dovendo inibire recettori diversi per molecole diverse, possiamo dire che è una funzione svolta dall’intera pianta e non solo da una parte di essa.

In via di conferma da parte di alcuni studi scientifici, c’è da stabilire se all’iperico può essere attribuita la funzione antibatterica e antitumorale.

Uno sguardo al passato

Adottato fin da tempi antichi per le potenzialità allora definite magiche, l’iperico in passato era conosciuto come scacciadiavoli e aveva una funzione che, oggi come oggi, si può accostare a quella degli antidepressivi.

Tutto ciò è dovuto all’influenza, da parte di ipericina, iperforina e adiperforina, sul neurotrasmettitore serotonina oltre che sulla dopamina a sulla noradrenalina.

Dopo aver analizzato le diverse applicazioni dell’iperico nel corso dei secoli passati, si può procedere col dire per quali disturbi viene impiegato oggi

Iperico: come si utilizza oggi

Come prima citato infatti, oltre alla funzione antidepressiva e ansiolitica, questa pianta viene usata, ad esempio, per la cura delle infiammazioni della pelle favorendo la guarigione delle ferite. Questa funzione è attribuita in particolare all’estratto di ipericina, che viene utilizzato sotto forma di olio.

Possiamo utilizzare l’iperico anche contro dolori muscolari mentre, nella medicina popolare, l’iperico viene impiegato internamente per trattare disturbi all’apparato respiratorio, della cistifellea, gastrointestinali e anche reumatismi.

Usato sotto forma di gocce, l’estratto idrometanolico della pianta è in grado di incrementare le frequenze celebrali delta, teta e alfa procurando un ottimo stato di rilassamento (ovviamente è necessario rispettare specifici dosaggi che solo il medico è in grado di indicare). Da non dimenticare è altresì l’influenza positiva su alcuni disturbi tipici della menopausa.

Ultimo ma non per importanza, è da considerare l’effetto della pianta sul desiderio sessuale. Per quanto riguarda i soggetti di sesso femminile, infatti, è stato notato un aumento della libido provocato dall’influenza della pianta sugli ormoni steroidei androgeni. Entrando nel vivo di questo aspetto, facciamo presente che diversi studi hanno dimostrato la capacità che quest’erba ha di intervenire, alterandola, sulla concentrazione del testosterone e del suo metabolita biologicamente attivo diidrotestosterone.

Ha effetti collaterali?

Anche questa pianta possiede i suoi effetti collaterali che possiamo suddividere in due categorie. Oltre a un utilizzo scorretto che può portare disturbi gastrointestinali, fenomeni allergici, irrequietezza e stanchezza infatti, l’Iperico agisce inibendo l’effetto dei farmaci di sintesi. Ecco perché è necessario rivolgersi al medico curante prima di comprare qualsiasi tipo di prodotto.