Disturbi specifici dell’apprendimento: cosa sono e come si trattano

Disturbi specifici dell’apprendimento: cosa sono e come si trattano

I disturbi specifici dell’apprendimento, indicati con la sigla DSA, sono intesi come dei disturbi che hanno delle manifestazioni molto tipiche. Soprattutto si esplicitano attraverso dei deficit che hanno delle ripercussioni nelle abilità di lettura, di scrittura e di calcolo. Ecco perché diversi bambini che presentano questi disturbi hanno delle conseguenze nei risultati scolastici. La ricerca scientifica si è molto adoperata, specialmente in questi ultimi anni, per cercare di capirne di più, anche perché è molto importante riuscire a risolvere i DSA o comunque migliorare questi deficit per avere migliori ricadute anche a livello sociale e nella vita quotidiana.

Quali sono i più diffusi deficit funzionali

Per riuscire a risolvere i deficit funzionali in cui vengono di solito distinti i DSA, bisogna rivolgersi ad un centro medico riabilitativo, in cui si possono trovare i supporti giusti per una corretta diagnosi, ma anche per il trattamento più adeguato.

Solitamente si distinguono quattro diversi tipi di DSA. Il primo tipo è la dislessia, che è un disturbo di apprendimento della lettura, che interessa soprattutto la velocità e la correttezza nel leggere e che può avere delle conseguenze anche nella comprensione dei testi.

Il secondo tipo comprende la disortografia, che consiste in un disturbo di apprendimento della scrittura. A volte (e questo è il terzo tipo di DSA) il tutto si risolve come disgrafia, che è più che altro un deficit nelle componenti grafiche e motorie che riguardano la capacità di scrivere.

Infine l’ultimo tipo di DSA comprende la discalculia, un disturbo di apprendimento per quanto riguarda i numeri e il calcolo.

La diagnosi dei DSA

È molto importante che la diagnosi dei disturbi specifici di apprendimento venga eseguita da un personale medico specializzato soprattutto in ciò che riguarda la neuropsichiatria infantile. In genere una diagnosi sicura si può fare soltanto nel momento in cui termina il processo di insegnamento della lettura e della scrittura, quindi in corrispondenza della seconda classe della scuola primaria oppure, per ciò che concerne le capacità di calcolo, alla fine della terza classe della scuola primaria.

È da dire comunque che anche a livello prescolare si possono identificare alcuni segnali che si configurano più che altro come indici di rischio, sempre da valutare da parte di un esperto. A volte i DSA si associano anche ad altri disturbi dello sviluppo neurologico, come ADHD.

I trattamenti

Per quanto riguarda le forme lievi dei disturbi specifici di apprendimento, è necessario attivare degli strumenti compensativi che possano essere utilizzati sia in ambito scolastico che in quello familiare.

Per esempio possono essere utili, per quanto riguarda la lettura e la scrittura, gli usi degli audiolibri e del computer in alcuni momenti adeguati oppure, per ciò che concerne la capacità di calcolo, l’uso della calcolatrice e della tavola pitagorica.

Per le forme invece in cui la compromissione appare più di alto livello, si deve studiare con personale medico specializzato la strutturazione di percorsi che sono volti al potenziamento delle abilità di cui si vede una carenza.

Per esempio, nel caso della dislessia, si lavora sul processamento fonologico, per la disortografia si può lavorare con un correttore ortografico, per stimolare il bambino. Per la disgrafia è possibile mettere in conto una riabilitazione di tutte le componenti a carattere percettivo e motorio. Molto utili sono invece per la discalculia le strategie di problem solving.