Come coltivare il gelsomino in vaso

Come coltivare il gelsomino in vaso

Il gelsomino (Jasminum) è una pianta appartenente alla famiglia delle Oleaceae, proveniente dal Medio Oriente e dall’America meridionale.

Il suo nome deriva dall’arabo e significa “dono di Dio” e in Italia nel linguaggio dei fiori ha il significato di “buona fortuna nei matrimoni”, da sempre considerato simbolo di purezza e di femminilità.

Comprende circa 200 specie, soprattutto arbusti rampicanti, che possono raggiungere fino a 4 metri di altezza.

I fiori sono piccoli, dalla forma stellata e a 5 petali, di solito di colore bianco (più raramente giallo e rosa chiaro) e molto profumati.

La pianta di gelsomino è usata sia per adornare casa sia per la preparazione di prodotti cosmetici (profumi, creme o saponi) o tisane, poiché ha molte proprietà benefiche.

L’olio essenziale di gelsomino viene usato per contrastare la depressione, per combattere l’insonnia e l’ansia o per alleviare i dolori mestruali.

Per via delle sue proprietà cicatrizzanti, è usato anche come rimedio contro l’acne o le smagliature.

Inoltre, aiuta a sciogliere il muco, in caso di tosse e raffreddore.

Coltivazione del gelsomino

Pur provenendo da paesi molto caldi, il gelsomino ben si adatta anche al nostro clima, anche se non tollera il grande freddo.

Possiamo coltivarlo in giardino (le specie più grandi e rampicanti) o facilmente in vaso, da tenere in casa come pianta ornamentale.

In base allo spazio che abbiamo, chiediamo consiglio al nostro vivaista di fiducia su quale pianta di gelsomino scegliere, in base alle dimensioni che assumerà durante la crescita.

Poi scegliamo con cura il vaso e il terriccio da utilizzare.

Il vaso deve essere profondo e capiente per garantire lo sviluppo ottimale della pianta, poiché il gelsomino cresce molto.

Il diametro minimo del vaso deve essere di 30 centimetri e se le piante di gelsomino sono due, occorre distanziarle almeno di 30 centimetri l’una dall’altra.

Il terriccio deve essere quello generico per piante da posizionare sopra uno strato di cocci e di ghiaia (e torba, se abitate in zone veramente fredde) per favorire il drenaggio dell’acqua.

La pianta deve essere concimata con fertilizzante liquido per piante verdi e per piante fiorite, ricco di fosforo.

Il terriccio della pianta deve essere sempre umido, per questo bisogna annaffiare con frequenza (alla mattina o alla sera tardi): in estate bisogna irrigare spesso ma di inverno solo quando il terriccio è completamente asciutto.

Bisogna fare attenzione all’eccessivo ristagno di acqua che può provocare la muffa grigia.

Occorre posizionare nel vaso anche dei sostegni in legno così che il gelsomino possa arrampicarcisi sopra o dei sostegni circolari in modo tale che la pianta assuma la forma di un cespuglio.

E’ necessario effettuare la potatura della pianta di gelsomino subito dopo la fioritura, tagliando i rami più fragili e quelli che impediscono alla pianta di crescere.

L’obiettivo della potatura è eliminare i rami secchi, più deboli e appassiti o deformati.

La potatura va fatta usando delle cesoie, facendo dei tagli netti e munendosi di guanti sterili.

Il gelsomino va rinvasato una volta all’anno (a settembre per il gelsomino che fiorisce in primavera e ad inizio primavera per quello che fiorisce in inverno).

In primavera e in estate possiamo esporre il gelsomino all’aria aperta ma lontano dal sole diretto che potrebbe bruciarlo; d’autunno e di inverno invece  è conveniente tenerlo in un posto più riparato, lontano dalle correnti.

D’inverno infatti è consigliato tenere la pianta in casa (ad una temperatura costante fra i 15,5° e 21° C) ma se questo non fosse possibile, per proteggerla dal gelo si può preparare il “pacciame” cioè cospargere il terreno con paglia e corteccia sminuzzata, per evitare che le radici congelino completamente così che il gelsomino torni a fiorire nella stagione successiva.

Usi del gelsomino

Il gelsomino può essere soggetto all’attacco di parassiti (afidi, pseudococco, ragnetto rosso, cocciniglie): nel caso questi abbiano infestato la pianta, si possono eliminare manualmente oppure lavare le foglie con una soluzione di acqua saponata o acqua e olio di neem.

Una volta fiorita, possiamo cogliere i fiori di gelsomino dalla pianta e tagliarli con una cesoia: ricordandoci di mettere subito gli steli in acqua.

Con i boccioli invece possiamo preparare un tè o una tisana, raccogliendoli di mattina quando la loro essenza è più forte.

Cuociamoli in forno a 90° C per circa 3 ore, fino a che non si secchino.

Poi, lasciamoli riposare per tutta la notte e riponiamoli in un contenitore così che potremo usarli ogni volta che vogliamo un tè o una tisana, lasciandoli in infusione in acqua bollente per qualche minuto.

Ora conosciamo tutti i trucchi per coltivare facilmente a casa nostra una meravigliosa e profumata pianta di gelsomino.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: